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dc.contributor.authorOliva, Alberto
dc.date.accessioned2018-12-11T11:43:01Z
dc.date.available2018-12-11T11:43:01Z
dc.date.issued2017
dc.identifier.urihttp://10.11.10.50/xmlui/handle/123456789/5795
dc.descriptionThe Annals of "Dunarea de Jos" of Galati: Fascicle XXV: ARTResearch, Year 1/2017, ISSN 2601-2979ro_RO
dc.description.abstractIl mio intervento non sarà tecnico, ma si basa su un’esperienza pratica di ci potrò mostrare delle immagini, e su alcune considerazioni programmatiche sullo stato della musica lirica in Italia. Ne propongo qui una sintesi e una premessa, che amplierò a voce. E’ un vero scandalo italiano, ed è già realtà. Certo, il Teatro alla Scala viene ancora considerato come il teatro più importante del mondo, ma, per il resto, della nostra gloriosa e fondamentale tradizione lirica non rimane più niente. I ragazzi si diplomano alla maturità senza nemmeno sapere chi erano Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini. O forse Verdi l’hanno sentito nominare solo perché era l’acronimo di “Viva Vittorio Emanuele Re d’Italia” e lo si studia nella storia del Risorgimento, ma per parlare di altro.ro_RO
dc.language.isoenro_RO
dc.publisherUniversitatea "Dunărea de Jos" din Galațiro_RO
dc.subjectGiuseppe Verdiro_RO
dc.subjectTeatro alla Scalaro_RO
dc.subjectAccademie italianero_RO
dc.titleGiuseppe Verdi si e' trasferito a Seoulro_RO
dc.typeArticlero_RO


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